L’Isolano intervista Andrea Simula

  • 9 anni fa
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L’intervista di questo mese la vogliamo dedicare ad un giovane, molto volonteroso, laureato in Economia, che si chiama Andrea Simula, e che a breve, esattamente l’8 di dicembre p.v. si appresta ad aprire una nuova attività, nuova per modo di dire, perché il nostro Andrea ha già parecchi anni di esperienza in proposito. Ma lasciamo che sia lui a presentarsi.

Sono un ragazzo algherese di 25 anni; mi sono laureato due anni fa in Economia all’Università di Sassari. Pratico sport fin da bambino e quello che mi appassiona di più è sicuramente il calcio che pratico da quando avevo sei anni e che continuo a praticare tutt’ora, con risultati anche soddisfacenti e che appagano l’impegno e i sacrifici necessari, sostantivi che mi seguono in ogni attività da me intrapresa. Appena laureato molti mi dicevano: “adesso dovrai andare fuori per trovare un lavoro che sia consono agli studi che hai fatto” ed io non nascondo che inizialmente a quest’idea mi stavo anche “rassegnando”, infatti ho partecipato a vari concorsi per entrare in istituti di credito e vari posti pubblici.
Tuttavia mi rendevo conto che partire per cercare lavoro non mi dava molta soddisfazione. Non andavo volentieri, insomma, e al rientro da uno dei concorsi a cui avevo partecipato mi sono detto: “Ma perché io devo andare via dalla terra che amo, dalla bellissima città in cui sono nato e che ho nel cuore, e nella quale voglio vivere? Perché non posso creare qualcosa che mi permetta di lavorare in loco?” Questo ho pensato, ed una volta tornato a casa, ho parlato con i miei genitori, i quali mi hanno subito supportato, anche loro imprenditori, che hanno vissuto gioia e dolori, cosa che spesso comporta il lavorare in una piccola cittadina, e che mi hanno trasmesso inconsapevolmente lo spirito imprenditoriale. Insomma, ho la “Partita Iva” nel DNA.
Il lavoro che ho deciso di intraprendere è nel campo immobiliare.

Perché proprio l’Agente Immobiliare?
Ho iniziato questo percorso quasi per caso, quando degli amici mi hanno proposto di andare a provare un’esperienza in un’agenzia immobiliare. Io non avevo ancora finito gli studi, ma essendo un campo che mi ha sempre appassionato, ho accettato subito, e già dal primo giorno ho cercato di capire tutte le dinamiche di questo mestiere.
Con il passare del tempo ho voluto fare anche diverse esperienze per così dire in “continente”, come diciamo noi sardi, in alcune delle più importanti città italiane quali Roma, Milano e Firenze. Lì ho potuto osservare il modo di lavorare in una grande città che mi si è rivelato un modo totalmente diverso rispetto ad una piccola cittadina, e dove tra l’altro mi sono accorto che il mercato in queste grandi città sta già iniziando ad avere una ripresa. Noi, come isola e come piccola cittadina viviamo tutte le cose un pochino dopo, comunque, piano, piano la ripresa incomincia a sentirsi anche qui.
Nelle grandi città in cui sono stato, ho notato diverse analogie ma anche molte differenze che ho voluto importare per cercare di far fare un salto di qualità al mio lavoro.

Conviene veramente possedere una casa?
I sacrifici per poterla pagare sono proporzionati al risultato che si vuole ottenere? 
Sono un ragazzo a cui, tra le altre cose, piace molto sentire le opinioni e le esperienze altrui, ed ho imparato da colleghi che lavorano nel campo immobiliare da molti più anni di me, che in effetti ci sono stati periodi in cui non conveniva possedere immobili, a causa in primis dei prezzi di acquisto troppo elevati, che portano gli importi dei mutui a salire, i quali a loro volta erano legati a tassi di interessi fissi che raggiungevano le stelle, e a tassi variabili con una volatilità troppo elevata, e in secondo luogo alle tasse e alle imposte che gravavano sulle proprietà immobiliari, arrivati a livelli record, non solo in confronto al passato ma anche in confronto a tutta l’Europa.
Questa serie di fattori legati anche alla crisi economica e alla scarsissima liquidità erogata alle banche, hanno portato alla deriva negativa a cui siamo stati tutti soggetti.

In questo periodo come stanno andando le cose?
Oggi le cose sono cambiate. E’ cronaca di questi giorni come le tasse sulla casa sono state notevolmente ridotte, o meglio lo speriamo, anche perché la storia italiana ci dice che il mattone è il bene rifugio per eccellenza, è il bene di investimento per antonomasia, ed è giusto che continui ad esserlo, soprattutto ora che il treno sta cambiando e che si vede la luce infondo al tunnel. Inoltre i prezzi decisamente più bassi rispetto a dieci anni fa, ci fanno capire come sia oggi il momento giusto per acquistare appartamenti, sia come prima casa sia come investimento. Ciò è confermato dai dati dell’Agenzia delle Entrate, che ha riscontrato un trend positivo tra primo e secondo semestre 2015, quindi non stiamo parlando di rapporti tra anni, che potrebbero essere un po’ più grossi, ma proprio di semestri, quindi vuol dire che è una ripresa abbastanza veloce, che nella provincia di Sassari arriva addirittura ad un più 28%, con un prezzo medio provinciale di 1712.00 euro per metro quadro. Se pensiamo tuttavia che solo ad Alghero, otto o dieci anni fa, le nuove costruzioni si vendevano a tre, quattro, cinque mila euro a metro quadro, diciamo che non è male.
Sarà difficile tornare ai numeri raggiunti alla vigilia della crisi, ma i presupposti di una ripresa solida ci sono tutti. Molto dipenderà dalle scelte che si faranno in sede governativa. L’abolizione dell’IMU sarà sicuramente un passaggio fondamentale.
Da segnalare inoltre il momento propizio per l’acquisto della prima casa da parte dei giovani, i quali, pur avendo sempre sul collo la spada di Damocle del precariato, sono incentivati all’acquisto dai prezzi al ribasso, dalle agevolazioni concesse al mutuo Regionale Sardegna, e dal crescente numero di mutui erogati dalle banche, con soluzioni studiate ad hoc soprattutto per gli under 35.
Andrea ci ha confidato di essere certo della riuscita di questa sua impresa, parlandoci con la sua abituale carica ottimistica, che contraddistingue il suo carattere effervescente, che lo porta ad essere sempre in movimento, a volte cercando di sperimentare, con un pizzico di estro personale, nuove idee spesso innovatrici.
Gli auguriamo di cuore di avere successo in questo suo nuovo lavoro, e ci auguriamo che altri giovani abbiano il coraggio di seguire le orme di Andrea Simula, inventarsi un’attività, anche se non è facile, per poter rimanere così ad Alghero.

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